In seguito alla pubblicazione da parte di Confcommercio dei dati di una loro indagine sul fenomeno della vendita di merci contraffatte in Italia, AICEL ha invitato tutti gli operatori dell’E-commerce a prendere posizione sulla base di questi dati:

Di oggi l’ennesima notizia a discredito del commercio elettronico italiano.
Secondo un’indagine svolta dalla Confcommercio, il 30% delle merci contraffatte vendute nel nostro paese vengono offerte attraverso Internet.

Zen Cart Italia non si è posta la questione se complici o vittime in quanto è palese che il discredito non può che vederci quali vittime; aderiamo perciò all’appello di AICEL, riproponendo l’argomento all’attenzione dei Nostri Utenti.

Per cercare di fornire un informazione più dettagliata abbiamo quindi inviato una richiesta in tal senso alla redazione di Confcommercio affinché ci indicasse le fonti che portano a tale percentuale.

In tal modo si potrebbero quindi valutare eventuali azioni (magari inviando proposte in tal senso ad AICEL) per arginare il fenomeno e fare in modo che non passi, per l’utente medio, il messaggio che in internet, una volta su tre si corre il rischio di “beccarsi una sola”.

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Di seguito la richiesta inviata:
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Citazione:

 

Gentile redazione,

ho appena letto l’articolo pubblicato sul Vostro giornale online in merito all’indagine svolta sulla vedita e acquisto di merce contraffatta in Italia.

La mia attenzione è stata catturata dalla seguente affermazione:

“Almeno il 30% della merce venduta via Internet e’ contraffatta.”

Per approfondire tale affermazione ho letto l’indagine in formato power point – LA VERSIONE INTEGRALE DELLA RICERCA CONFCOMMERCIO-ISTITUTO PIEPOLI.

Tuttavia non sono riuscito ad individuare sulla base di quali dati è stata indicata questa percentuale.

Sicuramente comprenderete che per chi si occupa di commercio elettronico una affermazione del genere possa comportare un non indifferente danno di immagine, visto poi che la notizia è stata immediatamente ripresentata da numerosi siti, anche molto autorevoli, per citarne uno il Sole24ore.

Per gli operatori del settore credo sarebbe di estrema importanza comprendere come sia stata elaborata tale percentuale, per valutare eventuali misure (ad esempio anche tramite concertazione con l’associazione italiana di commercio elettronico) atte a tutelare l’immagine degli operatori corretti e di conseguenza il consumatore finale.

Distinti saluti,

Ing. Paolo De Dionigi
Responsabile tecnico Zen Cart Italia

Si richiede l’impegno attivo da parte di tutti, operatori e consumatori, in quanto la contraffazione non solo è un reato, ma anche un calcio nel sedere alla cittadinanza onesta. Se nella navigazione entrate in contatto con annunci o proposte commerciali di prodotti contraffatti scrivete senza esitazioni a sos@gat.gdf.it