Pochi giorni or sono ho trovato questo articolo: “Tempo di feste e di shopping online Miniguida agli acquisti sicuri” di FRANCESCO CACCAVELLA, pubblicato sul Sito di Repubblica.it a questa pagina.
Lo ritengo particolarmente interessante per alcuni aspetti che credo possano o forse sarebbe meglio dire debbano essere tenuti in considerazione da quanti hanno o si accingono ad aprire un negozio online.
L’articolo, lungo e particolareggiato inizia con:
“Come ogni anno il commercio elettronico vivrà durante le festività natalizie il suo momento di maggior gloria. Spinti dalla vasta offerta, dai prezzi concorrenziali e dalla comodità di un acquisto da casa, oltre seicentomila navigatori italiani, secondo le stime di eBay, si affideranno alla rete per scegliere i propri regali. E lo faranno, nella maggioranza dei casi, con un po’ di diffidenza.
La sicurezza delle transazioni e il dubbio di incappare in raggiri sono infatti il maggiore freno per la diffusione dell’e-commerce. Il commercio elettronico, secondo una ricerca condotta la scorsa estate dall’osservatorio sul B2c della School of Management del Politecnico di Milano, rappresenta in Italia appena l’un per cento del totale degli acquisti dei consumatori finali, molto lontano dal 9 per cento registrato negli USA. Secondo Gartner, una delle principali società di analisi del settore IT, sono quantificabili in 2 miliardi di dollari i mancati introiti degli e-shop americani dovuti alla diffidenza degli acquirenti. E i continui allarmi di phishing e di worm non fanno che peggiorare le cose.
Eppure ci sono metodi e strumenti per fare shopping online in tutta sicurezza. Vedremo come verificare l’affidabilità di un sito Web e come proteggere il proprio denaro negli acquisti con carta di credito, indicheremo programmi per ripulire il Pc da eventuali software-spia e forniremo i requisiti minimi che un negozio online dovrebbe avere per considerarsi sicuro.”
A prescindere da cifre e percentuali, solo ieri la radio diceva che metà degli acquisti natalizi USA sono online, quindi … è già un’altra campana, la parte per noi interessante di questo articolo trovo sia qui:
Verificare l’affidabilità di un sito.
Come non comprereste mai degli articoli in un negozio fatiscente o poco invitante così non dovreste mai eseguire acquisti su un sito che non presenta i requisiti minimi di affidabilità. Non basta soffermarsi sull’apparenza del sito: una buona grafica, una grande quantità di prodotti o pagine di supporto ben scritte non garantiscono la sicurezza delle transazioni. Nel caso di siti poco noti è sempre consigliabile eseguire qualche indagine supplementare. Inserendo l’indirizzo del dominio sul modulo centrale del sito www.checkdomain.com è possibile, ad esempio, risalire ai responsabili di quel particolare dominio, visualizzandone nomi e recapiti telefonici. I siti italiani di commercio elettronico, in seguito ad una normativa ribadita recentemente dall’Agenzia delle entrate, sono obbligati inoltre a pubblicare sull’homepage la partita IVA relativa alla propria attività. Sul sito dell’Unione Europea ec.europa.eu è possibile verificare automaticamente la validità di una partita IVA. Se sul sito è presente un numero di telefono è buona norma provare a contattare per verificare che sia effettivamente valido.
Acquistare solo su server sicuri.
Fondamentale, in un acquisto online, è la sicurezza dei dati scambiati tra il Pc e il sito. Il server che accetta le transazioni deve utilizzare per le comunicazioni un canale sicuro e crittografato. Per verificare, al momento di inserire i dati della carta di credito, che questo canale sia attivato basta cercare un’icona a forma di lucchetto visualizzata in genere in fondo a destra della finestra del browser o in alto sulla barra degli indirizzi. La presenza dell’icona indica che i dati scambiati fra il browser e il sito viaggiano su un canale sicuro, al riparo da possibili intercettazioni. Nel caso di connessioni protette è possibile notare che l’indirizzo Web del sito visitato non è preceduto dalla solita sigla http:// ma da https://, dove la ‘s’ in più indica, appunto, che si tratta di una connessione sicura. Come passo ulteriore è inoltre consigliabile analizzare il documento elettronico che certifica la trasmissione: basta fare due clic sul lucchetto per visualizzare una finestra con i dati su chi ha emesso il certificato e sulla società certificata.”
Invito oltre che a leggere tutto l’articolo a fare le debite considerazioni.
Buona continuazione online!